Spesso la diarrea acuta è autolimitante. La gestione del cibo è importante, ma vanno seguite esclusivamente le indicazioni veterinarie

Diverse cause

La diarrea, sia nel cane che nel gatto, può determinarsi su base:

  • alimentare
  • infettiva
  • parassitaria
  • neoplastica
  • idiopatica

Attenzione ai cambi di cibo repentini, ma non solo…

Un cambio di dieta troppo veloce non è mai indicato; segui, perciò, le indicazioni del medico veterinario sia circa il tipo di cibo da inserire con il cambio, sia per modi e tempi con cui effettuarlo correttamente.

In effetti, cambi troppo improvvisi di cibo, come anche l’ingestione di alcuni farmaci (come i Fans, ad esempio) o sostanze tossiche, sono tra le prime cause di diarrea acuta sia nel cane che nel gatto.

Inoltre, essendo il gatto un animale particolarmente sensibile allo stress, quest’ultimo potrà con-causare anche quadri intestinali con diarrea.

Quando è acuta

 Cosa accade all’organismo del gatto, in caso di diarrea acuta? La prima a subentrare, solitamente è un’imponente disidratazione. Pertanto, la terapia di supporto dovrà mirare innanzitutto a risolvere tale condizione.

La somministrazione di liquidi potrà avvenire anche per bocca, qualora la diarrea non sia associata anche a vomito, nel qual caso l’assunzione orale di acqua solitamente viene limitata. Se il ripristino del giusto livello di idratazione non potrà avvenire per os, i liquidi verranno somministrati per via parenterale.

È frequente che la diarrea acuta nel gatto tenda alla risoluzione spontanea e che riconosca una base alimentare. Oltre a recuperare un adeguato grado di idratazione, la gestione della diarrea acuta potrà prevedere la sospensione della dieta abituale, anche con una vera sospensione della somministrazione di cibo per alcune ore; se non è presente anche il vomito, l’acqua invece potrà essere lasciata a disposizione.

Bandisci assolutamente il fai-da-te, anche rispetto a un eventuale digiuno che, soprattutto nella specie felina dovrà essere gestito con cautela, onde evitare dannose conseguenze.

In base all’andamento clinico, caso per caso il medico veterinario valuterà modi e tempi per ripristinare un regime dietetico leggero: in genere, nell’arco di 3-5 giorni si svolgerà il ritorno all’abituale alimentazione.

Qualora la diarrea non risulti autolimitante, il medico veterinario valuterà, quando opportuna, eventuali esami di approfondimento, dal semplice esame delle feci per identificare eventuali parassiti intestinali fino all’endoscopia. Mentre si completa l’iter diagnostico, il medico veterinario potrà anche richiedere dei controlli intermedi, per rivalutare il paziente e monitorarne l’andamento clinico.

In caso di diagnosi specifiche che richiedano un intervento dietetico mirato, il curante potrà valutare di riferire il paziente a un collega che abbia particolari competenze nell’ambito della Nutrizione, alimentazione e dietologia clinica degli animali da compagnia.

Un aiuto dai mangimi complementari

Oltre alla dieta, più o meno associata a una terapia specifica in base alla diagnosi, il medico veterinario potrà decidere di includere nella terapia di supporto, anche nella convalescenza dopo l’evento acuto, degli appositi mangimi complementari (negli esseri umani, parleremmo di integratori alimentari), come quelli contenenti pre- e probiotici.

Cosa sono esattamente? Con prebiotici s’indicano dei substrati selettivi, utili alla crescita dei cosiddetti “batteri buoni” della microflora intestinale. I probiotici, invece, sono i cosiddetti “batteri buoni”. Un prodotto si definisce simbiotico quando li contiene entrambi.

Uno di questi è il Florentero Fast® di Candioli Pharma, mangime complementare per la riduzione dei disturbi acuti dell’assorbimento intestinale, da somministrarsi dietro consiglio medico veterinario. Evita autonome iniziative e i fuoripasto, che potrebbero andare a compromettere il buon esisto della gestione della diarrea, rallentando la ripresa del tuo gatto.