Cominciamo col dire che la diarrea non è una malattia, ma un sintomo. Parliamone
A causa dell’aumento di umidità, le feci diarroiche sono caratterizzate da una maggior quantità di acqua. In caso di diarrea, però, non aumenta solo l’umidità fecale, ma anche il loro volume e la frequenza di emissione (che, normalmente, è di 1-2 volte al giorno).
Esiste anche uno specifico criterio di misurazione, il Fecal scoring system, che prevede 7 diversi livelli di consistenza fecale. Lo sapevi?
Sommario
La diarrea nel cane? È un sintomo
Non è una malattia, la diarrea, ma il principale segno di una disfunzione gastroenterica. Non solo di parassitosi o affezioni primariamente gastrointestinali, ma anche di malattie a carico di altri organi, o condizioni sistemiche. Tuttavia, è anche frequente che la diarrea riconosca cause semplici e tenda alla risoluzione spontanea, come in caso di cambi troppo rapidi della dieta per esempio, o di sbalzi di temperatura ambientale, come quando parti con Fido per le vacanze in piena estate. La diarrea può essere anche correlata a fenomeni di intolleranze e allergie alimentari, o riconoscere altre cause specifiche. Ma non temere, il medico veterinario saprà valutare le cause della diarrea e gestirne le conseguenze, caso per caso.
Cosa puoi fare tu, come proprietario? Riferisci tutto quel che noti e non sottovalutare il ruolo della dieta, che è bene che sia sempre di buona qualità e dietro consiglio veterinario. Evita, poi, imprudenze alimentari come i cambi troppo rapidi della dieta, e attenzione anche ai “furti” di Fido di alimenti sporchi recuperati dalla spazzatura.
In generale, l’obiettivo è quello di evitare la disbiosi, la perdita cioè dell’equilibrio della microflora intestinale. La sua “eubiosi”, infatti, è sempre molto importante, non solo per il benessere dell’intestino, ma di quello dell’intero organismo del tuo cane.
A tale scopo, l’utilizzo di probiotici può essere un valido supporto, ma sempre dietro consiglio medico-veterinario.
Diverse forme di diarrea
Bene, hai portato Fido a spasso e hai notato che le sue feci erano molli, ovvero meno solide del solito. Cosa fare? Molto semplicemente, no a fai-da-te e ai rimedi della nonna, bensì rivolgiti al veterinario, che saprà come procedere alla diagnosi e alla terapia, quando opportuna, a seconda della causa e del meccanismo “patogenetico” che l’ha procurata.
In base al meccanismo “patogenetico” che l’ha procurata, si potranno avere diversi tipi di diarrea:
- Da dismotilità intestinale
- Osmotica: uno dei meccanismi più comuni, che si determina quando permangono, per diversi motivi, delle sostanze non assorbite a livello del lume intestinale, che vi richiamano liquidi facendo sì che le feci diventino più “umide” e, quindi, diarroiche. L’aumento dell’acqua fecale può derivare anche da un mancato riassorbimento dei liquidi.
- Secretoria: in questo caso i liquidi vengono secreti in eccesso.
- Infiammatoria: l’alterazione nell’assorbimento di acqua ed elettroliti consegue all’infiammazione della mucosa intestinale (enteriti dovute a diverse cause, quali batteri, virus, sostanze tossiche)
- Motoria: associata ad alterata motilità intestinale.
- Essudativa
- Mista
A seconda della causa, si potranno avere diverse forme di diarrea, tra cui:
- Dietetica
- Batterica e virale
- Parassitaria
- Tossica
- Neoplastica
- Idiopatica
In base al tipo di insorgenza e alla durata, potrà essere una diarrea:
- Acuta: improvvisa, tendenzialmente auto-limitante
- Cronica: persistente, non-autolimitante
In caso di diarrea cronica, si potrà trattare di alterazioni del “piccolo” intestino (tenue) o del “grosso” (crasso), che il veterinario potrà differenziare sulla base dei sintomi, prima, quindi di esami specifici, poi (da semplici esami ematici fino a endoscopia e biopsie). Una significativa perdita di peso, ad esempio, potrà già indirizzare verso una diarrea localizzata a livello del tenue; in caso di coinvolgimento del “grosso” intestino, invece, il dimagramento sarà meno atteso di altre manifestazioni cliniche. Come mai? Perché è il tenue che ha il compito di assorbire i principi nutritivi, non l’intestino crasso.
La diarrea acuta in molti casi potrà anche risolversi spontaneamente, andando a rimuoverne la causa primaria (fattori alimentari, parassiti, farmaci) o con una terapia sintomatica, o di supporto. La gestione della diarrea acuta si basa sostanzialmente su
- reidratazione
- opportune variazioni dietetiche
Si potrà inoltre lasciare a riposo l’apparato digerente, riducendo l’apporto di cibo per almeno 24 ore. Il medico veterinario valuterà un eventuale trattamento più specifico caso per caso, anche con appositi farmaci (tra cui antidiarroici, adsorbenti).
Diarrea acuta, cosa fare
La diarrea può riconoscere diverse cause e diversi gradi di gravità. A volte può essere il campanello d’allarme di condizioni che vanno risolte chirurgicamente e in tempi brevi e altre, al contrario, si tratta di diarree improvvise che tendono a passare spontaneamente anche senza trattamento. Nel caso del cucciolo non vaccinato, o che non abbia ancora completato le vaccinazioni, potrebbe trattarsi invece di diarrea emorragica da parvovirosi, potenzialmente fatale. In ogni caso, se noti che il tuo cane ha diarrea riferiscilo al medico veterinario.
Quando indicata, la gestione aspecifica della diarrea acuta si basa sostanzialmente su:
- Reidratazione
- Opportune variazioni dietetiche
In generale, la gestione iniziale della diarrea acuta potrà essere di semplice supporto e mirare a risolvere i segni più evidenti, come la disidratazione; si potrà consigliare un breve digiuno e, al fine della diagnosi, il medico veterinario potrà eseguire appositi esami e chiederti di valutare nuovamente il cane in visita; un nuovo controllo potrà essere utile non solo a verificare la risposta al trattamento, se già impostato, ma anche a monitorare l’andamento e l’eventuale insorgenza di nuovi sintomi.
Diarrea cronica cosa fare
Solitamente si parla di diarrea cronica quando il disturbo permane e non è auto-limitante.
Quali farmaci? Saranno specifici, se si individua una specifica causa. Altrimenti, oltre alle modifiche della dieta, il medico veterinario potrà procedere empiricamente somministrando antiparassitari e altri farmaci, valutati in base all’andamento e alla risposta del paziente.
Principalmente in quelle enteropatie croniche in cui la diarrea si associ a uno stato infiammatorio della mucosa intestinale, l’approccio terapeutico dietetico può risultare fondamentale.
Si parla di IBD (Inflammatory bowel disease) per indicare una condizione infiammatoria cronica dell’intestino, che può essere di diversi tipi (a seconda delle alterazioni istologiche, del tessuto) e necessitare di diversi approcci. Nella gestione di solito vengono impostate terapie mirate, in cui possono rientrare le modifiche del regime alimentare, che in alcuni casi possono già dare una buona risposta.
Diarrea del cane, cosa dare da mangiare
Oltre al ripristino dell’idratazione, la diarrea acuta potrà essere gestita con la sospensione dell’alimentazione per 24-48 ore e, a meno che non sia presente anche il vomito, l’acqua verrà lasciata a disposizione. In seguito si potrà ripristinare un regime dietetico leggero, con piccoli pasti per qualche giorno, per poi tornare gradualmente all’alimentazione normale.
Nel caso di alcune enteropatie croniche un’alimentazione non solo estremamente digeribile e appetibile, ma anche opportunamente bilanciata, può essere un’alleata preziosa per la corretta gestione del problema. Non solo rispetto al tipo di cibo, ma anche su come scandire i pasti nell’arco della giornata, affidati al medico veterinario, che potrà dividere l’intera razione giornaliera in più tranche (da 2 a 4, in genere), in modo da ridurre al minimo il lavoro che dovrà fare l’intestino a ogni pasto.
Se la diarrea cronica è dovuta alla reazione avversa a un alimento, il medico veterinario potrà effettuare prove dietetiche “a esclusione” per identificare l’alimento incriminato che scatena il problema, e in questa fase sarà di grande aiuto l’anamnesi che riferirai; il medico veterinario potrà impostare una dieta casalinga o commerciale monoproteica, anche a base di prodotti idrolizzati (cibi commerciali, cioè, ottenuti con specifiche tecniche industriali che scompongono le proteine in componenti più piccole, con un peso molecolare ridotto e quindi non più ipersensibilizzanti).
Insomma, verrà scelto di volta in volta un regime alimentare per il tuo cane con diarrea, sia acuta che cronica, laddove il medico veterinario ritenga opportuno cambiarlo. La regola d’oro è seguire tutte le sue indicazioni, bandendo il fai-da-te e rischiosi fuoripasto.
Rimedi per la diarrea del cane – Un aiuto dai supplementi alimentari
Prebiotici e probiotici potranno essere un utile supporto, soprattutto per favorire il ripristino del benessere intestinale in caso di diarree acute, o a seguito di diverse forme di disbiosi, come quelle che possono subentrare a seguito di trattamenti farmacologici (antibiotici, per esempio).
Tra le diverse opzioni della terapia di sostegno dei disturbi intestinali, anche mangimi complementari a particolari fini nutrizionali per cani e gatti, come i prodotti della linea Florentero di Candioli Pharma, che contengono sia probiotici che fibre prebiotiche. Il Florentero®Act, impiegabile nella stabilizzazione della digestione fisiologica, e il Florentero®Fast, il cui uso si colloca nella riduzione dei disturbi acuti dell’assorbimento intestinale. Sempre dietro consiglio del medico veterinario, anche rispetto alla modalità d’uso e di somministrazione.