La microflora intestinale va mantenuta in equilibrio, anche grazie all’ausilio dei probiotici. Che possono essere utili non solo all’essere umano, ma anche al pet

Tutti gli animali sono caratterizzati da una complessa varietà di microrganismi nel loro tratto gastroenterico, la cosiddetta microflora. Si tratta di un sistema complesso che va mantenuto in equilibrio. L’insieme dei microrganismi della microflora intestinale infatti (microbiota), non solo svolge un ruolo nell’antagonizzare i ceppi dannosi, ma rientra anche in diverse importanti funzioni organiche: dalla digestione e la produzione di energia disponibile, fino alla capacità di influenzare lo stato immunitario. Un vero e proprio esercito di microrganismi “buoni” insomma, il microbiota, che se resta in equilibrio aiuta a mantenere in equilibrio l’intero organismo. Anche nel cane e nel gatto, infatti, è stata dimostrata un’associazione tra disbiosi e malattie intestinali. Per questo, la microflora va gestita a dovere, al fine di evitare la disbiosi (perdita dell’equilibrio del mibrobiota).

Ma come riuscirci? Il medico veterinario potrà ricorrere a diversi approcci, stabilendo intanto un’alimentazione bilanciata e adatta al tuo cane o al tuo gatto, ma potrà anche ricorrere all’ausilio di prebiotici, probiotici, o prodotti simbiotici (che contengono sia gli uni che gli altri), fino ad altre tecniche come il trapianto del microbiota fecale, laddove indicato.

Un aiuto può dunque arrivare dalla somministrazione di probiotici, ovvero quei microrganismi in grado di svolgere funzioni benefiche per l’organismo, quando ingeriti in quantità adeguate. Come i lattobacilli, per esempio, che possono rivelarsi utili alleati del benessere intestinale, con l’obiettivo di ristabilire l’equilibrio del microbiota, nel rapporto tra microrganismi benefici e quelli dannosi.

Anche nel pet?

Rispetto alle altre attività del Lactobacillus acidophilus, nel cane ci sono evidenze anche rispetto alla capacità di immuno-modulazione e a quella di stimolare l’appetito e la crescita nei cuccioli. Nei gatti, invece?

Uno studio sul gatto

Tecnicamente, in Europa il probiotico Lactobacillus acidophilus D2/CLS (CECT 4529) è un “additivo” ritenuto sicuro, sia nel cane che nel gatto.

Fusi e Colleghi in uno studio del 2019 hanno voluto valutare gli effetti di questo probiotico, dopo averlo integrato alla dieta di gatti adulti sani.

Ma come è stato impostato, questo studio? Dieci gatti (sia maschi che femmine) sono stati divisi in due gruppi: in un gruppo, alla dieta è stato integrato questo specifico ceppo di Lactobacillus acidophilus in una determinata quantità (5×109 CFU/kg di cibo), per cinque settimane; in un altro gruppo, invece, il probiotico non è stato somministrato (il cosiddetto “gruppo di controllo”).

Ecco i risultati del lavoro: in conclusione, questo probiotico sembra migliorare i parametri di qualità fecale considerati (che possono essere ritenuti indici di salute dell’intestino). Inoltre, il Lactobacillus acidophilus D2/CLS (CECT 4529) ha mostrato un effetto positivo nell’aumentare i lattobacilli (batteri benefici) nel microbiota intestinale, a scapito del numero dei coliformi (batteri dannosi). Tutti i gatti, poi, che hanno assunto il probiotico hanno mantenuto peso e condizione corporea ideali durante le cinque settimane dello studio.

Il Lactobacillus acidophilus CECT 4529 è contenuto sia in Florentero Fast che in Florentero Act di Candioli pharma, mangimi complementari dietetici destinati a particolari fini nutrizionali per cani e gatti, utili al benessere intestinale. Ma dovrà essere sempre il medico veterinario a valutare se e quando somministrarli al tuo cane o al tuo gatto. Bando al fai-da-te.