Il tuo cane vomita? Diverse, le possibili cause

Il vomito nel cane può essere uno dei motivi più comuni di una visita veterinaria. Può essere correlato a disturbi primariamente gastroenterici, o a carico di altri organi e apparati; può inoltre trattarsi di un meccanismo di difesa, utile a espellere dall’organismo sostanze tossiche o nocive.

Tecnicamente, il vomito è un riflesso complesso di origine centrale, che si innesca mediante specifici recettori, che possono essere attivati sia direttamente da vie neurali, che indirettamente da vie umorali (attraverso chemocettori che fanno da “trigger”, o innesco).

Ma è vomito, o rigurgito?

Ecco, iniziamo a chiarire questo: vomito e rigurgito sono due cose diverse. Sarà il medico veterinario a differenziarli, ma anche tu come proprietario potrai fare la tua parte, grazie alla storia clinica (anamnesi) che gli racconterai.

Se per esempio racconterai di aver visto che il cane ha contratto più volte l’addome prima di espellere il materiale dalla bocca, il professionista potrà ipotizzare che si sia trattato di conati, e quindi indirizzarsi verso una diagnosi di vomito. Più probabile, invece, che si sia trattato di rigurgito se riferirai che il tuo cane ha semplicemente chinato il capo ed eliminato il materiale dalla bocca, senza altri segni (cosiddetti prodromici) prima dell’espulsione. Ma quali sono gli altri segni prodromici del vomito, oltre ai conati? Anche più frequentemente potresti notare uno stato di agitazione o segnali di nausea, come leccarsi le labbra, o sbavare (scialorrea).

Ma perché i conati si hanno nel vomito e non nel rigurgito? Il vomito è un processo attivo che necessita della “spinta” addominale dei conati, il rigurgito invece avviene in maniera passiva.

Altra differenza tra vomito e rigurgito, anche se ci può essere qualche eccezione, è l’origine del materiale emesso:

  • Nel vomito il materiale è l’ingesta (proveniente dallo stomaco e talvolta dal duodeno);
  • Nel rigurgito il materiale proviene dall’esofago (quello non ancora arrivato allo stomaco).

Il consiglio in più…

Se hai modo fai un video al tuo animale durante l’episodio, senza disturbarlo. Potrà essere utile al medico veterinario per capire meglio e differenziare più facilmente tra vomito e rigurgito

Le cause del vomito nel cane

Il vomito può riconoscere diverse cause, tra cui quelle:

  • Dietetiche
  • Metaboliche
  • Endocrine
  • Parassitarie
  • Infettive
  • Tossiche/farmacologiche
  • Addominali (gastroenteriche, e non).

A differenza dell’episodio sporadico e autolimitante, se il vomito persiste e casomai subentrano altri sintomi, può richiedere una rapida valutazione veterinaria; per esempio, in caso di disturbi di pertinenza chirurgica, come un corpo estraneo gastrico da rimuovere o una piometra da operare (raccolta di pus in utero).

Ci può essere, poi, una condizione particolare: se noti che il tuo cane di grossa taglia cerca di vomitare ma non ci riesce (ha conati di vomito, cioè, ma non sono produttivi), potrebbe trattarsi di torsione gastrica (Gdv) e richiedere una gestione chirurgica d’emergenza.

Vomito bianco, vomito giallo o…

Il cane vomita dopo aver mangiato erba? Se accade sporadicamente di solito non c’è da preoccuparsi. Altro sarebbe, invece, se ciò accadesse con maggiore frequenza temporale, o se avvenisse dopo aver ingerito accidentalmente piante tossiche: potendo provocare danni anche gravi, esse richiedono una valutazione veterinaria. In generale, non far mangiare a Fido altro che gli abituali fili d’erba, quando lo porti nel verde.

Attenzione anche alle piante ornamentali che puoi avere in casa e in giardino. Qualche esempio? Le azalee e i rododendri con cui orniamo i terrazzi, la dieffenbachia che spesso teniamo in appartamento, oppure vischio, agrifogli, e stelle di Natale nel periodo invernale, o altre piante da giardino come tasso, cycas, oleandro. Anche alcuni cibi possono risultare tossici per Fido e procurare sintomi tra cui il vomito, come avocado, cioccolato e cipolla.

Il vomito è giallo? Vuol dire che contiene bile. Questo può essere un altro dato utile a differenziare il vomito dal rigurgito, visto che la bile è più facilmente presente nel vomito che nel rigurgito.

Se il vomito è giallo-verde oppure striato di sangue (sia fresco, che digerito e scuro a “fondo di caffè”), riferiscilo al medico veterinario che valuterà il da farsi.

Rimedi e trattamenti contro il vomito del cane

Nel cane adulto potrà essere sufficiente un digiuno di 12-24 ore, più o meno associato all’impiego di liquidi sostitutivi.

Il trattamento andrà impostato caso per caso, anche a seconda dell’età: se il vomito non è autolimitante la gestione varierà in base alla causa primaria che l’ha procurato.

Una possibile prevenzione

La prima forma di prevenzione dei disturbi gastroenterici è curare l’alimentazione del cane con una dieta digeribile e bilanciata, e mantenere il suo benessere gastrointestinale. Importante, poi, evitare l’ingestione accidentale di sostanze tossiche o nocive. Garantiscigli inoltre le vaccinazioni raccomandate (tra cui anche quella contro la parvovirosi) e la corretta profilassi contro i parassiti intestinali.

Ci sono anche situazioni specifiche in cui è possibile prevenire il vomito, come nel caso della cinetosi, o mal d’auto. Esistono appositi farmaci e supplementi alimentari ma, di concerto con il medico veterinario, potrai anche provare con un periodo di adattamento al viaggio: per esempio, potrai abituare il cane a brevi tratti in auto, aumentando il tragitto gradualmente, ed evitare pasti sostanziosi prima di farlo salire in macchina; se il medico veterinario lo riterrà opportuno, valuterà altri interventi a livello comportamentale.